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“Ex voto” 2021

Angela Regina è nata Grumo Appula e si è diplomata presso l’Istituto d’Arte di Bari. Ha proseguito i suoi studi a Lecce conseguendo il diploma di laurea in decorazione presso l’Accademia delle Belle arti. Da sempre attratta dall’arte performativa e dalla fotografia realizza la sua prima video performance nel 2006 dal titolo Mi vesto di colore, riproposta poi dal vivo in occasione del “Festival Sedam Dana Stvranja” nell’agosto del 2009 presso il Castello di Pazin in Croazia. L’artista concepisce l’arte secondo un pensiero totalizzante, partecipa a svariate mostre collettive di fotografia e festival dedicati alle arti. Nel suo curriculum compaiono anche esperienze cinematografiche. Svariate le pubblicazioni sia cartacee che su web. È da sempre affascinata dalla fotografia istantanea, la polaroid, della quale predilige il formato e le cromie. Ogni fotografia prima di essere realizzata viene “studiata”, progettata per essere realizzata al meglio in ogni suo dettaglio senza escludere però l’intervento del caso. Nelle sue fotografie il fruitore viene trascinato in una dimensione onirica, in bilico tra reale e surreale, un po’ sognante e a volte ironica con netti riferimenti alla realtà. Molto spesso si tratta di self-portrait in cui l’artista entra nel personaggio per vivere pienamente la sua arte. 

L’opera che qui viene esposta ha per titolo Ex voto e prende spunto diretto dalla tradizione religiosa. L’ex voto è una locuzione latina che deriva dalla frase «ex voto suscepto», che tradotto vuol dire «secondo la promessa fatta». In pratica, è la formula che veniva apposta sugli oggetti offerti nei santuari per ringraziare Dio, la Madonna o il Santo al quale ci si era rivolti per il miracolo richiesto e ricevuto, dal quale poi l’altra frase usata «Per grazia ricevuta». L’artista realizza un’opera molto poetica mettendo insieme foto polaroid e il ricamo, anche questo direttamente ispirato alla nostra tradizione, se pensiamo alla produzione dei manufatti ricamati per il corredo che vengono realizzati nel Salento. Sulla sua opera con sottile ironia l’artista scrive «Con la salsedine nei capelli, un ago ormai deformato che ha attraversato e perforato svariate Polaroid e un filo rosso… l’Ex Voto che è quasi terminato».