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“Raccontami o Musa di quell’uomo di multiforme ingegno che molto errò” 2021

Marina Mancuso è nata a Lecce, dove lavora e vive. Si è formata all’Istituto Statale D’Arte G. Pellegrino sempre a Lecce per poi trasferirsi a L’Aquila, dove ha conseguito il diploma di laurea presso l’Accademia di Belle Arti. Dal ’90 al ’95 avvia un’importante collaborazione come performer con l’artista Fabio Mauri che la porta a lavorare a Roma, Milano, Firenze, Londra e Parigi. Un’attività intorno ad un progetto chiamato “Ideologia e natura. Nel ’96 apre uno studio a L’Aquila e, dopo una lunga produzione di dipinti ad olio, ritratti, grandi murales, trompe l’oeil in interni, tiene la sua prima mostra personale nel 2006 durante l’Ultima Perdonanza Celestiniana intitolata “Donna tra terra e mare”. Nel 2008 si trasferisce a Milano per collaborare con i brands Driade e Minotti. Nella primavera 2009 partecipa con una personale all’evento Fuori Salone “HEART ATTACK” durante il Salone del Mobile con dipinti di grande formato. Torna poi a Lecce nel 2012 dove continua la sua produzione e collabora con VERNICE ARTE, in una apprezzata galleria di Bari. Nel 2014 inizia un progetto di opere pop con applicazioni sotto lo pseudonimo “Marinaia”, dopo alcune mostre personali e collettive collabora con la giornalista e scrittrice Silvia Mobili, illustrando con 22 tavole il libro “Le Fiabe Mobili”. Negli ultimi anni, Mancuso si è dedicata in modo particolare alla street art, realizzando diversi murali sui muri vuoti e inutili della sua città, facendosi ispirare prevalentemente dalle sculture e dai bassorilievi dei palazzi e delle chiese della Lecce barocca.

 L’opera realizzata per questa mostra è direttamente ispirata al mare e alla cultura della Magna Grecia, ai vasi e alle sculture elleniche. Così come i colori forti ed essenziali, usati prevalentemente nelle decorazioni o sulle statue elleniche. Il titolo è l’incipit dell’Odissea e l’Ulisse raffigurato altri non è che la rappresentazione del nostro errare.