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“Respiro” 2021

Irene Petrafesa nasce a Bari ma vive ed opera ad Andria. Si è formata prevalentemente in un ambiente familiare dove l’arte era presente a tutti i livelli. Frequenta inizialmente l’università, iscrivendosi alla facoltà di Giurisprudenza, ma interrompe gli studi per dedicarsi interamente alla sua passione: l’arte. La sua ricerca pittorica trae ispirazione dalla terra, dall’acqua e dagli elementi naturali. Possiamo dire che la sua pittura si colloca in quell’esperienza che fa capo sia all’Informale che all’Arte Povera. L’indefinizione dei paesaggi sono per lo più dei paesaggi dell’anima. Di solito si cimenta con tecniche quali i colori ad olio o tecniche miste, con aggiunta di pigmenti puri. La sua opera è una sintesi di evocazione di immagini sedimentate nella memoria, ridotte a tracce essenziali che sono accompagnate da un grafismo violento e rapido. Queste immagini sono impresse in una pittura sfaldata che viene declinata verso l’astrattismo e che ricorda muri scalcinati, sfondi sui quali, con forza animistica, è costruita la struttura dell’opera.

L’opera che viene presentata in questa esposizione si chiama Respiro ed è inevitabile pensare a quanto questo sia stato al centro delle nostre ansie collettive in questi mesi di lockdown. Petrafesa ha voluto richiamare nel dipinto quello che è il concept di questa mostra, richiamandosi ai balconi quale unico luogo sicuro all’esterno che ci era consentito in questi mesi di chiusura. L’azzurro è il colore dominante che fa pensare al cielo, ma anche all’acqua, così che ritornano gli elementi aria e acqua. I segni dei graffiti è il voler scavare oltre il cielo o il mare, forse per giungere alla terra o all’interno di noi stessi.