Cara Susanna,

non eravamo pronte all’addio, non ci hai lasciato il tempo, te ne sei andata troppo in fretta, con grande dignità e garbo, sommessamente, come era nel tuo carattere. Non ci hai voluto disturbare, ma ci hai lasciate smarrite e sgomente con un grande vuoto dentro.

E’ difficile recuperare un filo lineare dei nostri ricordi, perché ci conosciamo da 40 anni, la rete e la trama che abbiamo intessuto insieme è fitta e tu ne sei stata figura di primo piano da subito: il primo ricordo corre a una ragazza solare, bellissima, sempre sorridente e allegra con una cascata di riccioli ma già con un figlio piccolo che t’accompagnava ovunque. Non limitava la tua voglia di vivere e il tuo desiderio di essere protagonista della vita in tutti i sensi, in ogni campo. (I tuoi meravigliosi figli, Alessandro, Tommaso e Teresa sono stati parte integrante del tuo essere donna pensante e madre sempre presente e affettuosa, in ogni dove)

Insieme a un gruppetto di altre ragazze abbiamo fondato nel 1981 il Gruppo Donne Alice   mosse da un forte senso di autodeterminazione e giustizia per le donne, perché volevamo essere più libere. Abbiamo condiviso e praticato il femminismo, le tante battaglie per i diritti delle donne, dentro e fuori le istituzioni. Insieme abbiamo esplorato strade nuove e imparato molto, manifestato pubblicamente insieme a tante altre, condiviso iniziative, esperienze, delusioni, errori ed amicizie.

Siamo cresciute insieme e la relazione, la grande cura per le relazioni che hai costantemente mantenuto, ha permesso lo svelamento dei nostri desideri, nella ricerca e nella pratica della nostra libertà: quanti anni di meravigliose e importanti esperienze che ci hanno permesso di diventare amiche e di aprirci alla vita assecondando le nostre aspirazioni.

Tutto questo ti ha spinta ad allargare i tuoi interessi e aprirti al teatro, che hai praticato dentro e fuori il Gruppo Alice come protagonista e performer in molti spettacoli.

La tua passione politica e il desiderio di poter essere utile fattivamente alle donne ti hanno spinta anche ad accettare di entrare a far parte del Comitato pari opportunità del Comune di Albignasego per una legislatura, dove hai avuto modo di mettere in pratica le tue idee, tramite il Consultorio, l’organizzazione di corsi, l’aiuto a donne in difficoltà.

Assieme ad altre associazioni abbiamo lottato per anni per avere a Padova una Casa delle Donne, convinte dell’importanza di un luogo cittadino a disposizione delle donne per una trasformazione profonda della società. Ti sei tanto adoperata perché ciò avvenisse, ti ricordiamo felice ad organizzare spazi e contenuti della Casa che il Comune finalmente ci concesse a Piazza Napoli nel 1997.

Hai saputo traghettare l’esperienza della casa delle donne che si dissolveva alla costruzione del centro Pandora nel 2006, divenendone la ns presidente, carica che hai ricoperto fino ad oggi, in virtù delle tue capacità organizzative e ponderatezza. Abile mediatrice nei rapporti con le istituzioni cittadine sei stata in grado di rappresentarci con grande bravura e pacatezza e farti portavoce delle nostre istanze. Susanna, non sei stata donna di grandi discorsi ma  hai saputo essere regolatrice e riportarci alla concretezza della realtà, e sei divenuta una maestra,  dotata di un’innata capacità di tessere relazioni durature, di ascoltare, di ricucire le divergenze, di infonderci coraggio quando qualcuna di noi cedeva allo sconforto. Il tuo impegno è stato tenace e duraturo in tutti questi anni fino a pochi giorni prima della malattia, la costanza e la passione per il femminismo non sono mai venute meno.

In questi giorni, oltre ai tanti ricordi di cose fatte insieme, ti abbiamo rivista nel tuo piccolo ufficio di Palazzo Bo, l’ufficio dei Prorettori dell’Università, dove hai svolto per molti anni un lavoro delicato che richiedeva tatto e flessibilità e che hai sempre assolto con abnegazione e grande professionalità.

Anche qui sei stata parte attiva del primo Comitato Unico di Garanzia dell’Università, una esperienza difficile, ma interessante e proficua, che ha dato il via a numerose azioni positive che si sono concretizzate in quel periodo e anche negli anni successivi.

Nello stesso periodo hai lavorato a stretto contatto con il Difensore Civico, altro importante organo di garanzia dell’Università a tutela delle studentesse e degli studenti. Ci raccontavi spesso di questa esperienza molto interessante, che affrontava problematiche che sempre avevano a che fare con la giustizia, la garanzia, l’imparzialità e la tutela dei diritti.

Ci hai insegnato e fatto capire molte cose, del dolore ma anche della gioia di vivere, dell’inquietudine ma anche dell’accettazione di sé e della vita. La tua generosità nei confronti degli altri, soprattutto aiutando in ogni modo e sostenendo i familiari, le amiche e amici in difficoltà, è sotto gli occhi di tutti: Sei stata una donna che ha sempre dato molto, con passione e grande impegno, con amore e allegria, con leggerezza e con intensità.  La tua è stata una vita autentica, attraversata anche da dolori e difficoltà, affrontati sempre con forza e coraggio e senza perdere la capacità di gioire e godere della vita grazie anche alle amicizie e relazioni profonde che la nostra generazione ha saputo creare, fondate su un sentimento di condivisione emotiva e di esperienze che, fatte insieme, ci hanno cambiate tutte insieme. Non è retorico dire che con Marianita prima e Susanna ora abbiamo perso un pezzo della nostra crescita e trasformazione.

Cara Susanna, ci mancherai, ci mancherà la tua forza interiore, non potremo più soffermare lo sguardo sui tuoi sottili lineamenti, sentire le tue risate e ascoltare le tue parole che socchiudevano porte e ne aprivano altre sino a capovolgere il punto di vista facendo scorgere soluzioni inaspettate. Cercheremo di continuare Susanna nel tuo ricordo.

Sei stata una donna intera, tutta in ogni cosa, la tua luce ha brillato in ogni luogo

Oggi la tua fiamma è libera, così leggera, già immortale

23 luglio 2022 (in ricordo di Susanna Bardelle mancata il 21 luglio, testo collettivo del Centro Pandora scritto con il contributo di Fiorella, Maria Letizia, Barberina, Lisa, Maurizia, Mariella, Giuliana, Manu)

Laboratorio di Rachele Colombo per lo spettacolo “Donne con-battenti”

Questo articolo ha un commento

  1. Alessandra Bardelle

    Ringrazio tutte le donne che hanno contribuito a stilare questo bellissimo testo in ricordo e a testimonianza di quanto è stata Susanna e di quanto continuerà ad essere attraverso ciò che ha dato, trasferito, insegnato, a tutti coloro che hanno fatto parte della sua vita e che ha amato , rispettato , aiutato, ascoltato……Non aggiungo altro e auguro a tutte voi un buon lavoro proseguendo con successo il cammino che da lunghi anni avete intrapreso insieme a lei ,da oggi anche per lei. Il dolore di noi tutte per la sua perdita si sciolga in un affettuoso abbraccio che ci faccia sentire vicine e ancora più forti, come lei ci vorrebbe. Con affetto.
    Alessandra Bardelle

Lascia un commento