Sit in in Piazzetta Garzeria

In Ucraina la guerra continua, abbondantemente alimentata sia con i sistemi militari (truppe, armi e veicoli d’ogni tipo) sia con la propaganda.

Effetto diretto della guerra è il notevole aumento del militarismo negli Stati e della militarizzazione delle società civili, non solo in Russia e in Ucraina ma anche negli Stati dell’UE, in particolare in Italia.

Dobbiamo pensare che nella nostra società stia prevalendo la cultura della sopraffazione, dell’uso della forza e della violenza, della costruzione del nemico? che si allarghi la cultura della morte a scapito della cultura della vita? Ci riferiamo al fatto che

  • Con naturalezza ovunque si parla di armi, di missili, di carri armati, di caccia bombardieri, e molto meno si parla dei morti e delle devastazioni da loro procurate, a meno che non serva per la propaganda.
  • Con tranquillità si considera possibile, quasi inevitabile, l’uso di armi nucleari, magari tattiche ma sempre distruttive.
  • Si accetta che vengano utilizzati proiettili all’uranio impoverito, già sperimentati nei Balcani e in Iraq, di cui si sono già provati gli effetti nocivi nei militari che li hanno usati e negli abitanti dei luoghi teatri di guerra.
  • Si accompagnano i bambini e le bambine delle scuole elementari ad “ammirare” strumenti di morte, ad esempio i caccia bombardieri F35, presentandoli come belli e divertenti – cosa, a nostro avviso, sommamente diseducativa.
  • Si ignorano, invece, le pesanti conseguenze delle guerre sulla Terra: distruzione delle città e del territorio, avvelenamento del suolo e dell’acqua, inquinamento dell’aria.
  • E si continua a considerare inevitabile il continuo aumento delle spese militari, ora da adeguare al 2% del PIL, perché così ci chiede la NATO e perché sono da reintegrare gli armamenti inviati in Ucraina.

NOI NON VOGLIAMO RASSEGNARCI E CHIEDIAMO

  • Riduzione delle spese militari: appoggiamo l’appello dei 50 Nobel per la riduzione delle spese militari del 2% ogni anno per cinque anni.
  • Eliminazione delle armi nucleari: sottoscrizione da parte dell’Italia del trattato ONU per la Proibizione delle armi nucleari (TPNW)
  • Opposizione all’allargamento della Nato
  • Trasformazione delle “Forze Armate” in “Corpi civili di pace”: intervento non violento nei conflitti

SMILITARIZZIAMO IL TERRITORIO E LE NOSTRE VITE

SIT-IN a PADOVA Piazzetta Garzeria

5 aprile 2023 dalle 18.00 alle 19.00

Donne in Nero – Centro Pandora

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